Filtro Rotativo

Il filtro rotativo con svolgimento automatico del setto filtrante offre molteplici vantaggi, uno su tutti: la sua compattezza dimensionale in funzione dell’autonomia di funzionamento. Gli spazi infatti dedicati all’alloggiamento dei rotoli di setto filtrante variano dal 20% al 10%, passando dai filtri di più piccoli a quelli di più grandi dimensioni, dell’area di ingombro totale. Questo requisito operativo è dovuto, oltre alla razionale costruzione meccanica, alle caratteristiche di comprimibilità del setto filtrante impiegato che permette di approntare rotoli con diametri ridotti e contemporaneamente sviluppi tali da garantire una lunga autonomia di esercizio anche in condizioni di lavoro severo.

Costruzione
Il filtro rotativo automatico prodotto da Filtrotecnica Italiana è costruito completamente in lamiera di acciaio zincata pressopiegata. L’assemblaggio di tutti i componenti viene effettuato mediante bulloni o rivetti in alluminio o acciaio. Il robusto telaio del filtro rotativo è utilizzato anche come flangia di montaggio. Il filtro rotativo è normalmente consegnato completamente assemblato e pronto per essere inserito nell’impianto. A richiesta può anche essere spedito non montato quando motivi di trasporto o di esigenza sull’impianto lo richiedono. La parte filtrante è costituita da un setto in fibra di vetro normalmente umettata con olio adesivo o in fibre sintetiche avvolto su una spoletta e alloggiato nella parte superiore del filtro dotata di chiusura di protezione. Il movimento del setto filtrante verso il basso viene impresso da un motoriduttore elettrico montato in basso e frontalmente per facilitare le operazioni di controllo e manutenzione e per permettere l’accoppiamento meccanico di più filtri. La parte inferiore alloggia la spoletta che recupera automaticamente, riavvolgendolo, il setto filtrante sporco.

Dimensioni
Il filtro rotativo automatico è costruito in dodici sezioni di larghezza standard: 540 – 690 – 835 – 985 – 1140 – 1295 – 1450 – 1595 – 1740 – 1830 – 2000 – 2130 mm con altezza minima di 1000 mm e incrementi di 100 mm sino all’altezza massima di 5000 mm. Su richiesta si possono costruire unità con dimensioni diverse.

Installazione
Il filtro rotativo automatico è normalmente fornito completamente assiemato, nel caso fosse fornito smontato provvedere a un corretto assemblaggio seguendo le istruzioni Filtrotecnica Italiana. Predisporre un buon piano di appoggio, accoppiare le varie sezioni verticali fra loro utilizzando le flangiature perimetrali, fissare la foratura totale perimetrale esterna al plenum o alla camera filtri,mantenendo uno spazio libero di almeno 800 mm per manutenzione. Collegare infine il quadro elettrico al gruppo motoriduttore e alla rete. Il filtro può essere installato per attraversamento dell’aria diretto (rotoli di setto filtrante a monte) Mod. FRA o inverso (rotoli di setto filtrante a valle con contenitore del rotolo di setto filtrante sporco) Mod. FRI. Il filtro può essere installato anche orizzontalmente in unità singole mantenendo sempre la sezione filtrante normale rispetto alla direzione di attraversamento dell’aria . In questo caso il filtro è dotato di tendicatena sul motoriduttore e doppia rastrelliera.

Sono previste altre versioni costruite su richiesta quali: Mod. FRM interamente cassonato per inserimento a canale o in unità di trattamento aria e il Mod. FRT con un telaio metallico accoppiato all’incastellatura del filtro FRA comprendente i singoli controtelai dei filtri a tasche FT o filtri a tasche rigide FTR per ottenere unità compatte di filtrazione ad alta efficienza.

Funzionamento
La filtrazione dell’aria avviene nell’attraversamento del setto filtrante normalmente umettato per trattenimento viscoso delle particelle. Quando il setto filtrante raggiunge un valore di perdita di carico prefissata, un pressostato differenziale, agendo su un circuito elettrico collegato a un motoriduttore, provoca l’avanzamento di un tratto di setto filtrante sino ad ottenere un valore di perdita di carico più basso. Il setto filtrante è mantenuto in posizione da due guide laterali durante lo scorrimento. Inoltre, una rastrelliera metallica montata a valle del setto, ne impedisce la deformazione per flessione dovuta alla pressione esercitata dall’attraversamento dell’aria. Questi importanti dispositivi impediscono infiltrazioni di aria non filtrata fra telaio e setto filtrante.

Controllo
Come sopra detto nell’impiego corrente lo svolgimento del setto filtrante è realizzato mediante pressostato differenziale. In alcuni casi, in funzione delle esigenze di esercizio dell’impianto, il pressostato può essere sostituito da un temporizzatore. Il quadro elettrico di comando del servomotore elettrico può quindi essere realizzato in due versioni: la prima standard con un controllo pressostatico, la seconda, su richiesta, con un controllo temporizzato. Sul quadro elettrico sono previsti i comandi di arresto e di avanzamento manuale del setto per agevolare le operazioni di esercizio e manutenzione. Un interruttore blocca elettricamente il motoriduttore impedendo il completo svolgimento del rullo evitando quindi il funzionamento dell’impianto senza setto filtrante, contemporaneamente appare un allarme ottico di fine rotolo sul quadro di comando.

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