Depolveratore Mobile FT2000

Il depolveratore mobile FT2000 è particolarmente indicati per ambienti industriali ove vi sia il problema dell’abbattimento dei fumi di saldatura e delle nebbie oleose.

Il depolveratore è fondamentalmente costituito da:
1) Una unità portante carrellata
2) Una unità di aspirazione
3) Una unità di filtrazione
4) Una unità di alimentazione

1) Unità portante
E’ costituita da robusta lamiera zincata o verniciata montata su ruote per permettere un rapido e agevole spostamento dell’unità all’interno dell’officina. Due portelli situati su un fianco consentono un facile accesso all’unità di filtrazione e al quadro elettrico comandi. Quando uno dei portelli viene aperto si interrompe automaticamente l’alimentazione elettrica. Le dimensioni standard del depuratore sono: 610 x 970 x 1520 mm di altezza.

2) Unità di aspirazione
L’unità di aspirazione è costituita da un ventilatore centrifugo ad alta prevalenza posto all’interno del depuratore e opportunamente silenziato. La presa dei fumi di saldatura o delle nebbie oleose è effettuata mediante un braccio di aspirazione snodato. La lunghezza standard del braccio è di 3 metri.

3) Unità di filtrazione
E’ costituita da 3 diversi stadi di filtrazione:

I° Stadio – Il Pre-Filtro
Il prefiltro rimuove eventuali parti grossolane presenti nell’aria da filtrare proteggendo il filtro elettrostatico. Normalmente è formato da una cella in calza metallica zincata dimensioni 530 x 530 x 50 mm con arrestanza G2 secondo UNI EN 779.

II° Stadio – Il Filtro Elettrostatico
E’ il mezzo più affidabile per la captazione di particelle solide, liquide e gassose presenti in un flusso d’aria. E’ possibile infatti ottenere la separazione di particelle finissime con efficienza sino al 97% su polvere atmosferica quindi in classe F9 secondo UNI EN 779. Il principio di funzionamento è il seguente: le particelle contenute nel flusso d’aria vengono caricate elettricamente (positive) quando attraversano il campo elettrostatico della sezione di ionizzazione. Le particelle poi attirate aderiscono alle piastre collettrici, le quali sono l’armatura negativa di un campo elettrostatico esistente tra una serie di piastre parallele, connesse alternativamente ad un potenziale positivo ed a terra. Con questo sistema si ottiene il vantaggio di produrre percentuali di ozono minime. Il depolveratore mobile è dotato di un elemento elettrostatico modulare (530 x 530 x 380 mm) composto da una sezione di ionizzazione e da una sezione di captazione. La sezione di ionizzazione è costituita da elettrodi di tungsteno attivi con un potenziale positivo di 10000 V alternati a piastre collettrici di alluminio a potenziale di terra. La sezione di captazione è costituita da piastre di alluminio parallele attivate con un potenziale positivo di 5000 V alternate a piastre collettrici di alluminio a potenziale di terra.

III° Stadio – Il Post-Filtro (optional)
Può essere costituito da una cella pieghettata in classe G3 o G4 secondo UNI EN 779 che agisce da captatore di particelle agglomerate eventualmente rilasciate dalle lamelle del filtro elettrostatico oppure da un pannello a carbone attivo che agisce su odori o gas adsorbendone le molecole grazie all’elevata superficie interna di scambio che può raggiungere i 1700 m2 per grammo di carbone.

4) Unità di alimentazione
Il filtro elettrostatico è alimentato con due valori di tensione positiva: 10000 V per la sezione di ionizzazione e 5000 V. per quella di captazione. Ogni filtro è provvisto da una unità di alimentazione con un consumo elettrico di 60 W. Ogni unità di alimentazione è racchiusa in un quadro standard a Norme CE per montaggio in ambiente chiuso, ed è prevista la disattivazione dei circuiti all’apertura del quadro stesso. Sul fronte sono disposti i seguenti comandi e indicazioni:
– Interruttore generale di linea
– Interruttore comando filtro elettrostatico
– Lampada spia blocco filtro
– Lampada spia funzionamento filtro

Manutenzione del depolveratore mobile FT2000
Le particelle che si agglomerano sulle piastre collettrici del filtro elettrostatico sedimentano per gravità quando la loro composizione è esente da elementi viscosi. Tuttavia una completa e più accurata pulizia della sezione di captazione si ottiene, quindi, mediante un intervento manuale con aria compressa o lavaggio con acqua addittivata eventualmente con detersivo adeguato alla natura dell’agglomerato. Uno sportello laterale permette di estrarre completamente la cella elettrostatica per la manutenzione.

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